CINGOLI: SONO SOLO RIFLESSIONI PERSONALI … FORSE

Qualcuno penserà ad uno spirito critico innato. Altri, magari, a semplici buon senso e lungimiranza, conoscendo l’ambiente ed i suoi attori.
Nel 2019 anche a Cingoli rinnoveremo Sindaco e Consiglio Comunale. Un appuntamento a cui non arrivare impreparati, considerato che il Primo Cittadino è al suo secondo mandato e che avremo una situazione tendenzialmente azzerata anche tra i suoi sostenitori.
Ma guardando alla situazione data, si coglie un sostanziale torpore delle forze politiche (ma non solo) locali. A partire da un PD (in cui milito assumendomi la mia parte di responsabilità) in piena crisi di identità e che non può limitarsi a recepire solo le proposte altrui. Ben sapendo che per dirsi appetibili occorre tornare a recitare un ruolo quantomeno di presenza nel dibattito locale, un qualcosa che manca da qualche anno e che non si risolve improvvisando e lontani dalla comunità.
Svegliarsi a due mesi dalle elezioni è quanto di peggio potrebbe accadere. Con scelte dettate più da una frettolosa necessità di testimonianza che non dall’esigenza di dare un contributo ad una cittadina sbiadita negli anni. Conseguenza di storiche contese familistico – cavatorie e di uno stile approssimativo ma apparentemente “forte” dell’attuale Primo Cittadino.
Quindi: la discussione verso il 2019 inizia oppure assisteremo ancora una volta alle peripezie di qualche personaggio con la fregola della politica, che in un sol colpo – forse per notorietà e professione dalla facile presa popolare – farà man bassa di un consenso anche in assenza di contenuti apprezzabili. Portandoci all’ennesimo bluff.
Tenuto conto della realtà in corso, è bene che le forze più responsabili si confrontino per tracciare le priorità del nostro centro. In un patto di “rinascita locale” in cui ciascuno compia un passo indietro (anche negli uomini) guardando ad una maggiore apertura all’esterno, per “costruire” una figura altra rispetto all’offerta attuale. Perchè servono alternative, a partire da un PD che può porsi al centro della riflessione. Un’occasione per ricordarsi di esistere ed un modo per dare un taglio diverso ad una proposta che superi qualche referente provinciale e regionale da soddisfare ed eventualmente da tenere fuori. Uno spartiacque tra vecchio e nuovo pensando che pure a Cingoli siamo nel 2017 e non fermi al 1960 o giù di lì.